ANAMNESI DEL TRADUTTORE

Perché i traduttori fanno tante domande

 

Quando siete da un dottore per la prima volta, lui vi fa delle domande abituali sulle vostre vaccinazioni e malattie. Il medico ha bisogno di questi dati per la vostra storia clinica: più lui vi conosce, più vi potrà aiutare. Questa procedura interrogativa si chiama anamnesi.

La professione del medico e quella del traduttore hanno tanto in comune. Innanzitutto, tutte e due sono regolamentate dalla stessa legislazione fiscale, essendo entrambe le professioni da libero professionista. Il medico così come il traduttore devono rispettare la privacy e sono entrambi obbligati ad interferire con la vita privata dei loro clienti: il dottore vi chiede di svestirvi, il traduttore può essere richiesto durante un processo giudiziario. Dunque, è naturale che il traduttore adotti dei metodi del dottore, in particolare, l'anamnesi.

Immaginate di dover chiamare una ditta di traduzioni: avete un testo da tradurre. Vorreste sapere:

а) quanto costa la traduzione,
b) quanto tempo ci vuole per realizzare la traduzione.

È probabile che voi non lo sapiate ma il traduttore deve fare le sue domande prima di rispondere alle vostre. E che ci crediate o no, sono più numerose:

  1. Qual è la direzione di traduzione , la lingua di origine e quella di destinazione?

  2. Qual è il tema del testo sorgente?

  3. Qual è il volume / la lunghezza del testo?

  4. Quanto è urgente l'ordinazione: sareste disponibili ad aspettare una settimana oppure la traduzione è dovuta per dopodomani?

Normalmente, dopo aver ottenuto le risposte a queste domande standard, il traduttore è in grado di fare il preventivo indicativo. Ciononostante, per fornire una traduzione di qualità, egli ha bisogne delle informazioni seguenti:

  1. Chi è il pubblico destinatario della traduzione? Quale istituzione richiede la traduzione, chi la leggerà?

  2. Ci sono delle richieste specifiche dalla parte del cliente per una traduzione abbreviata, completata delle spiegazioni anziché quella normale?

    A parte di questo, in caso di traduzione scritta, si chiede spesso sul formato dell'originale: cartaceo/digitale, modificabile/non-modificabile. Siamo nel 21o secolo, dopotutto!

Dall'altro lato, per una sessione di interpretariato, l'interprete richiede “il fascicolo sul caso” per prepararsi. Qua si tratta dei testi dei discorsi e delle relazioni ecc. (vedi l'articolo Diritti e Doveri del Traduttore).

Per una traduzione scritta di un testo di natura specifica il traduttore può necessitare dei materiali di consultazione sul tema, oppure dei consigli di uno specialista, dal dottore in matematica al prete [1]. E se il cliente stesso è uno specialista in questa sfera, sarà nei suoi migliori interessi di assistere il traduttore, sopratutto, se il cliente è anche l'autore del testo sorgente. Chi fa da sé fa per tre.

La traduzione oppure l'interpretariato non sono delle strade a senso unico dal produttore al consumatore. Sono la stretta collaborazione e l'interazione attiva. Aiutate il vostro traduttore perché egli vi aiuti. Proprio come un dottore.


Bibliografia :

  1. Alekseeva, I. S. Allenamento professionale del traduttore. San-Pietroburgo: Perspektiva, la casa editrice Soyuz , 2008. pp. 162-163